Erick Thohir, presidente dell’Inter, si libera di un altro pezzo di storia nerazzurra. Ivan Ramiro Cordoba, ex difensore colombiano a Milano da 14 anni, ha rescisso consensualmente il contratto che lo legava alla società milanese. Dopo Walter Samuel, Diego Milito, Esteban Cambiasso e Cristian Chivu, se ne va un altro ‘eroe’ del Triplete del 2010: Cordoba all’Inter ha vissuto 12 stagioni da giocatore e 2 da dirigente, incarico voluto fortemente dal precedente patron Massimo Moratti.
Sbarcato a Milano nel 2000, dopo essere stato a lungo corteggiato dalla Juventus, Cordoba è stato fino al 2012 uno dei protagonisti assoluti della squadra nerazzurra. Nella sua bacheca trovano posto 4 Coppe Italia, 5 scudetti (di cui 1 a tavolino), 1 Champions League e un Mondiale per club (ex Coppa Intercontinentale). Al termine del campionato 2011-2012, assume l’incarico di team manager affiancando il tecnico Andrea Stramaccioni. Con l’arrivo lo scorso anno di Walter Mazzarri e il suo fido Beppe Santoro, la posizione di Cordoba è subito apparsa in bilico. Così, dopo solo quattro giornate della seconda stagione targata Thohir, il colombiano ha deciso di fare le valigie.
Secondo quanto riferisce ‘Calciomercato.com’, alla base del divorzio, ci sarebbe stata una proposta di prolungamento – Cordoba aveva ancora un anno di contratto – non ritenuta all’altezza delle sue aspettative. Per questo motivo, si è giunti all’addio anticipato, confermato da un comunicato ufficiale reso noto dalla società dell’Inter:
“F.C. Internazionale e Ivan Cordoba comunicano di avere risolto consensualmente il loro rapporto di lavoro. F.C. Internazionale saluta un indimenticabile campione – si legge nella nota – , ringrazia un grande uomo e gli augura il meglio per il futuro”.
Anche un altro eroe del Triplete, Dejan Stankovic, aveva ricevuto il benservito della società nerazzurra dopo aver smesso di giocare: il serbo ha sperato fino alla fine in una chiamata di Thohir, ma alla fine ha deciso di accettare la proposta dell’Udinese, dove attualmente svolge il ruolo di collaboratore dell’amico Stramaccioni.
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